I settimana del Tempo Ordinario – Lunedì
La vita nuova
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui. Mc 1,14-20
Nei primi versetti del brano di oggi incontriamo alcune espressioni chiave del vangelo, sulle quali occorre riflettere, per cogliere in profondità il significato che contengono. La prima è: «Il tempo è compiuto». Vuol dire che il tempo dell’attesa è finito, che è giunto a maturazione il momento propizio per decidere. Può essere l’inizio della nostra avventura esistenziale o, se sbagliamo decisione, può essere il definitivo insabbiamento del nostro progetto di vita. Sono momenti unici e irripetibili, che la vita e la storia ci presentano, nei quali occorre avere la prontezza di alzarsi e partire. La seconda è: «Il regno di Dio è vicino». Vuol dire che l’anelito di una vita diversa, che ciascuno porta nel cuore, è prossimo alla sua realizzazione. È giunto il tempo della giustizia, della libertà, della pace, dell’abbondanza, della fedeltà, della verità, dell’amore, della gioia e della fratellanza. È il contenuto stesso del messaggio evangelico, è l’annuncio della Chiesa. La terza è: «Convertitevi». Questa parola ci indica il passo che si deve compiere per entrare nel nuovo Regno. Occorre volgere le spalle al passato e iniziare una vita nuova. Vuol dire orientare il cammino verso una nuova direzione, buttare via ciò che in noi è vecchio e abitudinario per andare verso un nuovo modo di pensare, di sentire, di operare e di vivere. La quarta è: «Credete nel Vangelo». Questa espressione annuncia il passo successivo da compiere: credere che la vita nuova è presente nella persona di Gesù Cristo. I versetti seguenti, che ci presentano le prime chiamate di Gesù, mostrano in concreto che cosa voglia dire credere al vangelo. Sono due scene strutturate allo stesso modo: Gesù passa, chiama, e i discepoli abbandonano tutto e lo seguono. È un esodo da una vita vecchia verso quella nuova del Regno: nuovi pensieri, nuovi sentimenti, nuovi interessi, nuove speranze.
Nasce nel cuore una diversa capacità di amare e di perdonare: una gioia che non ha eguali.