XIII settimana del Tempo Ordinario – Mercoledì
La vita alla luce del sole
Giunto all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?». A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. Mt 8,28-32
Abbiamo incontrato diversi indemoniati nel vangelo. Quelli di oggi ci danno l’opportunità di aggiungere ulteriori riflessioni. La prima riguarda l’ambiente nel quale essi vivono: tra i sepolcri, in un luogo di morte. Nel mondo, aspramente conteso tra lo spirito del bene e quello del male, si combatte da sempre l’eterna battaglia per la vita o per la morte. Da una parte mamme che portano a termine gravidanze a rischio della loro stessa vita, dall’altra donne che silenziosamente vanno ad abortire; da una parte coniugi che si perdonano per salvare matrimoni diventati difficili, altri che si separano e divorziano con grande disinvoltura, creando problemi a loro stessi, ai figli e alla società.
Chi sceglie la strada del bene vive alla luce del sole, chi sceglie quella del male vive nell’ombra: i matrimoni e le nascite si festeggiano pubblicamente; gli aborti e lo spaccio della droga avvengono nel nascondimento. Da una parte la luce, la vita, la gioia e la franchezza; dall’altra l’ombra, la disperazione, la menzogna e l’autodistruzione, come quella dei porci del vangelo di oggi che, invasi dai demoni, vanno a buttarsi in mare. A queste situazioni di estremo male non si arriva improvvisamente, ma giorno per giorno, come giorno per giorno si arriva alla santità, cadendo e rialzandosi sempre. Il brano di oggi evidenzia, inoltre, che i demoni e i santi non possono convivere, si disturbano a vicenda: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?», gridano i due indemoniati. Ci sono ambienti nei quali la chiarezza, la franchezza e la santità costituiscono un vero fastidio, perché sono ambienti ove dominano scelte di male. Chi li vuol frequentare deve vivere una vita di menzogne, di sotterfugi, di scelte di morte e di trasgressioni sempre più spinte. C’è una regola fondamentale per valutare sia gli ambienti che le nostre scelte esistenziali: chi è per la vita opera alla luce del sole, chi è per la morte opera – e può operare – soltanto nell’ombra, nella menzogna e nel nascondimento.