ITFS084

II settimana di Pasqua – Domenica

La fede, la vita, la Chiesa

La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno. At 4,32-35   

Oggi gli Atti degli apostoli ci parlano della prima Chiesa, quella che si è formata a Gerusalemme subito dopo la Pentecoste. È una realtà costituita da pochi fedeli, che non è durata molto perché ben presto sono cominciate le persecuzioni e la diaspora, per cui i primi cristiani si sono dispersi. Ma, benché piccola e di breve durata, essa rappresenta la Chiesa ideale, ed è in quella prima comunità cristiana che la Chiesa di ogni tempo e di ogni luogo va continuamente a rispecchiarsi, per non perdere i propri valori originali. Quella piccola realtà ecclesiale ha tutto: l’ascolto degli insegnamenti degli apostoli, l’unione fraterna, la preghiera e l’eucaristia insieme, la condivisione dei beni, i pasti consumati in letizia e semplicità di cuore, la lode, la gioia e la stima di tutto il popolo. È perfetta. Con il passare del tempo, la Chiesa si è ampliata, è cresciuta di numero, è diventata un grande fiume che scorre lento e maestoso tra gli eventi della storia, ma ha un po’ perso la purezza che aveva alla sorgente, quando luccicava al sole e giocava con i sassi della montagna. Tuttavia, quei valori originali, che nella globalità si sono un po’ perduti, si possono ancora ritrovare nelle comunità locali e nella famiglia, che costituisce la chiesa domestica. Quando, alla domenica, le famiglie dei nostri figli sposati si ritrovano, dopo la messa, a casa nostra, si pranza insieme dopo aver benedetto la mensa e, in un gioioso (e rumoroso!) scorrazzare di nipotini, ci raccontiamo i fatti della settimana, aiutandoci e consigliandoci a vicenda, noi riviviamo lo spirito della prima Chiesa descritta negli Atti degli apostoli. È bello riscoprire quanto siano preziose queste abitudini e ci allieta costatare che anche nella società si sono fortemente ridotti i fine settimana dispersivi. Oggi sono sempre più numerose le famiglie che scelgono di trascorrere nella gioia semplice il giorno dedicato al Signore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *