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VI settimana di Pasqua – Domenica

Condivisione: festa in cielo e in terra

Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine, governi le nazioni sulla terra. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio, ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra. Sal 66

Dopo avere speso tutta la sua giornata a completo servizio del prossimo, padre Arturo un giorno stava camminando di buon passo per una strada in mezzo a un bosco. Tornava al suo convento di Busto Arsizio ed aveva fame, perché che non mangiava da diverse ore. Allora disse al Signore: “Ho fame!”. Di lì a poco passò una macchina, dalla quale fu gettato un sacchetto dal finestrino. Padre Arturo lo raccolse: c’erano dentro due panini. “Pensate quant’è buono il Signore! – esclamò alla sera quando venne a casa nostra – ha permesso che venisse buttata via tanta grazia di Dio perché io potessi mangiare”.

Don Giulio Facibeni, zio della zia Margherita, che la Chiesa ha da poco dichiarato beato, si trovava in fila di fronte allo sportello di un ufficio postale per il pagamento di una bolletta appena scaduta, senza avere i soldi sufficienti per farlo. Quando arrivò il suo turno disse all’impiegato: “Non ho tutta la somma necessaria, come posso fare?”. Un signore, che aveva ascoltato ed era a conoscenza dell’opera che don Giulio aveva iniziato a Firenze in favore degli orfani di guerra, intervenne dicendo: “Pago io la differenza”. “Grazie – rispose il sacerdote – come si chiama? La ricorderò nelle mie preghiere”.

Attualmente abbiamo in corso dei restauri nella nostra casa di Castiglioncello, affinché figli e nipoti possano godersi meglio le vacanze e giocare insieme. Non avevamo tutti i soldi necessari per far fronte a quell’impegno, ma, confidando nella provvidenza del Signore, abbiamo iniziato i lavori ed egli ci ha mandato gli introiti sufficienti per pagare tranquillamente gli esecutori di quelle opere. Sono cose che accadono tutti i giorni a chi ha affidato la propria vita nelle mani del Signore. Questi sono modi eccezionali attraverso i  quali la provvidenza si rende visibile nei momenti di particolare bisogno, e per tali interventi possiamo solo cantare: “Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti”, come il salmo di oggi esorta a fare.

Tuttavia dobbiamo lodare il Signore non solo per i suoi interventi eccezionali, ma anche per il modo normale del nostro lavoro professionale, con il quale ogni giorno ci raggiunge: “La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio”. Il Signore è veramente un gran signore! C’è, però, un atteggiamento che dobbiamo avere perché egli ci benedica ogni giorno tramite la sua provvidenza: la condivisione. Quando noi condividiamo con il prossimo ciò che dal Signore abbiamo ricevuto, egli partecipa alla nostra gioia. La condivisione è il motivo per cui si deve fare festa in terra ed in cielo.

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