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V settimana di Quaresima – Sabato

Uscire dal bunker

Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione»… Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gv 11,45-48.53

Gesù ha appena compiuto il miracolo della risurrezione di Lazzaro e «molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui». Allora i sacerdoti e i farisei, riunito il sinedrio, si chiedono «Che facciamo?» e decidono di condannarlo, per evitare problemi con il potere di Roma. Il miracolo è un evento che chiede di prendere posizione, o si accetta o si rifiuta, non ci sono alternative. Esso pone una domanda: «Chi è Gesù di Nazaret?». Ci sono solo due risposte: o è il Cristo atteso da sempre o è un ciarlatano. In altre parole: o è tutto, o niente, non ci può essere una via di mezzo. Non è facile rifiutare il miracolo perché non esistono motivi logici per farlo, ma non è facile nemmeno accettarlo perché, allora come oggi, scardina completamente le fondamenta della nostra esistenza. Quasi tutti gli uomini vivono chiusi in una casa ben protetta, che loro stessi si sono costruiti e le cui pareti si chiamano: benessere, abitudini, relazioni sociali e vita spirituale, che li mette in contatto con il «trascendente». Ciascuna delle quattro pareti riflette la personalità di chi l’ha costruita e, essendo l’uomo un animale pensante, risponde sempre a un certo criterio di logica umana. Il miracolo invece riflette la personalità di Dio e segue una logica divina, che non si può comprendere se si rimane prigionieri dentro le nostre quattro pareti. Quando Abramo chiese al Signore perché fosse costretto a invecchiare triste e senza figli, il Signore «lo condusse fuori e gli disse: “Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle” e soggiunse: “Tale sarà la tua discendenza”» (Gn 15,5). A Pietro, quando pescava vicino a riva senza prendere niente, il Signore disse: «Prendi il largo» (Lc 5,4), che vuol dire esci dalla tua zona sicura. Anche a noi, quando abbiamo accettato di uscire dalle nostre sicurezze, sono sempre successe cose stupende e abbiamo visto i miracoli. Aiutaci, Signore, a non rinchiuderci nel bunker delle nostre sicurezze materiali e certezze spirituali; aiutaci a uscire all’aperto, dove saremo privi di ogni protezione, ma potremo finalmente incontrarti.

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